mercoledì 5 settembre 2012

"Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre." Saramago

... e il mio viaggio è ricominciato.

Ma questa volta da un piccolo paesino, Moratinos, che al primo impatto mi è sembrato il set cinematografico di un film di Sergio Leone. Al terzo giorno di sole, vento e solitudine, ho realizzato che è davvero così e non soltanto la caricatura di un luogo incredibile.

L'ostello è molto bello e l'atmosfera accogliente e familiare; questo è ciò che cerchiamo di trasmettere ai pellegrini che si fermano da noi per un po' di ristoro o per trascorrere la notte. 
Siamo ad esattamente metà del cammino (mancano circa 370 km a Santiago) e qui, i meno allenati, cominciano ad avere i primi problemi fisici: vesciche, ginocchia o caviglie doloranti che rallentano il passo e si fanno sentire ogni giorno di più.

Di giorno in giorno viviamo nuove storie e conosciamo personaggi da tutto il mondo che, entrando nel nostro ostello, cercano un pochino di compagnia, di ascolto o semplicemente una birra fresca prima di rimettersi in viaggio ed affrontare altri chilometri di questa lunga meseta. 

Io, invece, sono sempre più affascinata da questo paesaggio, che cambia ad ogni ora del giorno: il mattino tutto è scuro e silenzioso. Anche il vento sempre dormire ancora. Poi, man mano che il sole sale in cielo, anche il vento comincia a soffiare, inizialmente come una leggera brezza, per poi crescere sempre più e diventare una melodia costante di sottofondo al nostro lavoro.

Cercherò di tenervi aggiornati sulla mia esperienza qui, di raccontarvi del mio essere tornata pellegrina... ferma!

domenica 24 aprile 2011

Ciao a tutti!
Vi ringrazio molto per il supporto, per i commenti giornalieri e per il vostro acceso interesse per il mio viaggio.
È difficile per me raccontarvi la mia esperienza. Discutendo a questo proposito con uno dei pellegrini incontrati sul cammino, lui mi ha detto “Quando tornerò a casa e i miei amici mi chiederanno di raccontare loro la mia esperienza, riuscirò a malapena a parlare per un'ora. Come si fa a descrivere la bellezza della natura che cambia ad ogni passo, il rumore dei ruscelli in Galicia, la desolazione della meseta che a volte sconforta anche il pellegrino più forte o l'unione quasi familiare che si crea tra i pellegrini?”. È difficile.
Né le foto né i video riescono, purtroppo, a raccontare la centesima parte delle emozioni che ho vissuto sul cammino, ma vi assicuro che è stata un'esperienza unica che consiglierei a chiunque, soprattutto se vissuta in solitaria. Ho avuto molto tempo per pensare, per riflettere, per incontrare nuove persone, che d'improvviso sono entrate nella mia vita e altrettanto in fretta ne sono uscite, ma ognuna di queste ha lasciato qualcosa che porterò nel cuore per sempre.

La sensazione di essere una pellegrina era supportata quotidianamente da coloro che incontravo per strada, spagnoli di ogni età che mi auguravano “Buen camino” e che mi salutavano perfino dai trattori e dalle macchine. La solidarietà per coloro che affrontano un viaggio di questo tipo è offerta da molti, soprattutto nei piccoli paesini, molti dei quali riescono a sopravvivere proprio grazie al pellegrinaggio verso Santiago.

Pensavo che il cammino sarebbe stata la parte più dura, data la mia inesistente preparazione atletica, ma il difficile in realtà è stato l'avvicinarsi a Santiago, il rendersi conto come il tempo a disposizione fosse in esaurimento; gli ultimi giorni avrei voluto che l'esperienza del cammino non finisse mai, poiché è qualcosa che ti riempie talmente tanto che, nel momento in cui sono arrivata a Santiago, nonostante la gioia, mi sono sentita improvvisamente svuotata. È difficile staccarsi dal cammino e proprio per questa ragione ho conosciuto molte persone che hanno fatto del cammino la loro vita, lavorando come “hospitaleros” nelle pensioncine per i pellegrini o convertendo la propria vita in un vero e proprio cammino costante.

Avevo molte domande quando ho iniziato il cammino. Forse ora ho più domande che risposte, ma anche la consapevolezza che ci sono molte cose che vorrei cambiare nella mia vita.
Il cammino, come mi ha insegnato Dominik, è una metafora della vita e anche quella prima o poi arriva ad una fine. Sono tornata, ma se e quando potrò, vorrei rifare quest'esperienza perché, come diceva Saramago "Bisogna ritornare sui passi già fatti per ripeterli e tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio, sempre".

martedì 19 aprile 2011

Senza parole...

Ore 16.25 sent by sms
Santiago...e piove :-) 
Ore 16.35 sent by sms
Come si possono trasmettere tanti sentimenti in un solo messaggio? Gioia, nostalgia, felicità...ho pianto. Baci
La tappa
Santa Irene [ore 8.00] -> 
Santiago de Compostela [ore 15,00]
Lunghezza : 20 km

Poco fuori dal paese si lascia la N-547 per riprendere un sentiero in mezzo al bosco, ultimo tratto silenzioso prima della periferia di Santiago. Si procede poi fiancheggiando l’areoporto e attraversando i centri abitati di Labacolla, Villamayor, San Marcos e il monte Gozo, scendendo dal quale ci si ricongiunge definitivamente alla strada asfaltata e si entra a Santiago.


lunedì 18 aprile 2011

E il gruppo si amplia...

Nuove adesioni! Anche Iris, dopo lo zio Luca, ha avuto il coraggio di mettersi in cammino per raggiungere la zia e riportarla a casa sul suo nuovo e fiammante cavallo d'acciaio...ce la farà a prenderla? Noi ne siamo certi!


Finalmente la santa pioggia!

Ore 16.30 sent by sms
Arrivata all'ostello poco prima che cominciasse a diluviare, ho macinato parecchi km pure oggi, ma adesso ne mancano solo 20 a Santiago e sono triste che il cammino sia praticamente terminato. 

La tappa
Melide [ore 7.30] -> 
Santa Irene [ore 16,00]
Lunghezza : 31,5 km

Si esce da Melide seguendo la via di San Martino ed inoltrandosi nel bosco. Si attraversano Boente, Castañeda, il rio Iso, Arzúa. Si prosegue per Calzada, Calle, Boavista e Salceda, sempre su di un sentiero situato alla destra della N-547. L’ultimo tratto della tappa, che prevede il passaggio da Brea fio a Santa Irene e’ contraddistinto da continua alternanza di sterrato ed asfalto.


domenica 17 aprile 2011

Anche Luca nel cammino...

Oggi per solidarietà ho deciso pure io di introdurmi nel cammino. 
Alla ricerca di fede? No, di neve!


Che tappa oggi...

Ore 16.00 sent by sms
Siamo partiti alle 7 da Gonzar squarciando la notte e la nebbia con le nostre torce. Abbiamo camminato per ore da soli (finalmente) e ci siamo concessi una pausa a Palais do Rei per pranzare, poi altri 14 km sotto le prime nuvole che minacciano pioggia e alle 16 siamo arrivati a Melide dopo un lungo cammino. Oggi la tappa è stata proficua e mancano solo 50 km per raggiungere Santiago.

La tappa
Gonzar [ore 7.00] -> 
Melide [ore 16,00]
Lunghezza : 34 km

Partiti da Gonzar si raggiunge in breve tempo Castromayor. Si incontrano quindi Hospital de la cruz e Ventas de Narón, si risale l’Alto del Ligonde e si raggiunge il Cruceiros de Lameiros. Di seguito Eirexe, Porto e l’Alto del Rosario Avenoste e Palas del Rei. I paesi successivi sono Casanova, Leboreiro, Furelos ed infine Melide.



Giornata affollata...

Ore 16,00 sent by sms
Sono appena arrivata all'ostello, oggi parecchio distrutta per via del caldo che continua ad accompagnare le mie giornate, peccato che da lunedì il tempo sembra cambierà. Oggi la partenza da Sarria è stata una doccia fredda: un sacco di nuova gente, scolaresche e gruppi di turisti che fanno andare in fumo lo spirito del cammino. Per questo motivo ho deciso di camminare 8 km in più fino a Gonzar per distaccarli e poi domani valuterò. Rimangono solo 3 giorni e a volte vorrei non finisse mai. Baci

La tappa
Sarria [ore 7.30] -> 
Gonzar [ore 15,30]
Lunghezza : 29 km

Dopo pochi km da Sarria si raggiunge Barbadelo. Da Barbadelo si continua per Rente e Peruscallo. Nei pressi di Brea si scorge il cartello che segnala al pellegrino gli ultimi 100 km da Santiago. Si prosegue per Morgade, Mercadoiro e si giunge a Portomarín. Si esce da Portomarín camminando su di un ponte pedonale; si segue verso Tobixio, dove ha inizio un sentiero che fiancheggia la strada asfaltata e conduce sino a Gonzar.



sabato 16 aprile 2011

Per oggi tappa relax

Ore 18.20 sent by email
Partita da Triacastela non troppo presto ho camminato tranquillamente per la via più breve verso Sarria, dove mi aspettava Damiano, un vecchio amico del periodo Erasmus che ora lavora lungo il cammino in uno degli ostelli. Sono arrivata molto presto ed è stata una giornata rilassante perché le prossime saranno più pesanti. Un saluto a tutti.

La tappa
Tricastela [ore 8.30] -> 
Sarria [ore 13.00]
Lunghezza : 18.5 km


Uscendo da Triacastela si presentanto due opzioni, entrambe interessanti poichè immerse nel verde: o procedere sulla destra verso San Xil risalendo l’Alto dei Riocabo, o svoltare sulla sinistra verso Samos. I due cammini si ricongiungono a Sarria.



giovedì 14 aprile 2011

Entrata trionfale in Galizia.


Ore 17.45 sent by SMS
Oggi sono partita più tardi da La Faba per affrontare il Cammino in compagnia e abbiamo fatto diverse pause perchè la giornata era a dir poco incantevole. Da O Cebreiro con l'entrata in Galizia il paesaggio si è trasformato in quello di una cartolina: dolci montagne dipinte di viola, non ci sono parole per descrivere la mia gioia...mi sento così vicina a Santiago. Baci

La tappa
La Faba [ore 8.30] -> 
Tricastela [ore 17.30]
Lunghezza : 28 km

Dopo La Faba si incontra la Laguna de Castilla (1148 m) e un cippo che segnala la distanza da Santiago: 152 km. Si continua a salire sino a O Cebreiro (1300 m). Da O Cebreiro si procede per Liñares e l’Alto de San Roque dove un sentiero sulla destra conduce a Hospital de la Condesa, Padornela e all’Alto del Poyo (1313 m). Inizia quindi la discesa che porta sino a Triacastela dopo aver superato Viduedo, Filloval e As Pasantes.



    mercoledì 13 aprile 2011

    TVB

    Ancora sole e la fatica aumenta!

    Ore 14.45 sent by SMS
    Sesto giorno di cammino e comincio a perdere la cognizione del tempo. Finalmente mi è venuta la prima vescica e soffro con piacere pensando che pellegrina sarei senza? La giornata è stata caldissima...troppo calda, e dopo l'ultima ora passata solo a salire ho deciso di fermarmi a La Faba e affrontare domani mattina la salita a O Cebreiro! Il paesino è a dir poco stupendo, un posto dove rimanere per il resto della propria vita. Baci

    La tappa
    Villafranca del Bierzo [ore 7.45] ->
    La Faba [ore 14.30]
    Lunghezza : 22 km

    I primi 4 km corrono lungo la trafficata N VI; poi si accede ad una pista gialla che fiancheggia la statale per 13 km e che conduce a La Portela, Ambasmestas e Vega de Valcarce, dove il percorso si fa piu’ tranquillo. Si oltrepassano ancora Ruitelán, Las Herrerias e poi La Faba.


    martedì 12 aprile 2011

    Il mattino ha l'oro in bocca.

    Ore 14.45 sent by SMS
    Oggi mi sono alzata di buon ora perchè i compagni di stanza russavano troppo, così alle 7 mi sono lasciata Ponferrada alle spalle verso il mio nuovo traguardo: Villafranca del Bierzo. Ho camminato molte ore da sola lungo la strada principale che presentava un paesaggio ben diverso da quello di ieri, direi piuttosto cittadino. Finalmente nei pressi di Piero un percorso alternativo mi porta a camminare lungo dei vecchi vigneti, che delicatamente disegnano le curve delle colline del Bierzo. Il sole continua a scaldare e sembra quasi estate. Baci

    La tappa
    Ponferrada [ore 7.00] -> 
    Villafranca del Bierzo [ore 14.00]
    Lunghezza : 25 km

    Si esce da Ponferrada attraversando un ponte sul rio Sil; evitando la N VI e la zona industriale si procede poi verso Columbrianos e Fuentes Nuevas. Poco prima di Camponaraya il Camino si ricongiunge alla N VI che riabbandona in uscita dal centro abitato dove si immette in uno sterrato sulla sinistra, dopo la Cooperativa del Bierzo. Il pellegrino raggiunge cosi Cacabelos e poi fiancheggiando la N VI arriva a Pieros, dove una deviazione sulla destra lo riporta in mezzo ai campi. Dopo aver incrociato Valtuilla de Arriba si entra a Villafranca del Bierzo.

    lunedì 11 aprile 2011

    4x4...oggi salita!

    Ore 19.00 sent by SMS
    Sono arrivata a Ponferrada dopo una serie di pause prolungate alla Cruz de Hierro e a Molinaseca, ma anche lungo tutta la tappa per via del paesaggio stupendo, del gran tempo, che mi assiste pure oggi, e non ultimo per la buona compagnia: un signore della California (che mi ha anche chiesto di sposarlo!!) un brasiliano, una ungherese e due tedeschi. Oggi eravamo proprio un bel gruppo e ora sto visitando la città, Santiago si avvicina e il cammino per ora, nonostante qualche doloruccio, mi ha dato grandi soddisfazioni. Baci

    La tappa
    Foncebadòn [ore 8.00] -> 
    Ponferrada [ore 17.40]
    Lunghezza : 22 km

    Lasciata Focebandón si prosegue sino alal Cruz de Hierro, una croce di ferro posta sopra un alto palo di legno. Inzia quindi la discesa verso Molinaseca, che si raggiunge dopo El Acebo e Riego de Ambrós. Di qui, con altri 7 km, si arriva a Ponferrada.


    Quando si dice coincidenza!


    Oggi Daniela, facendo ordine in soffitta, ha trovato la statuetta del pellegrino che avevo ricevuto nel 1999 quando avevo accompagnato la nazionale di orientamento a Coruna, con gare nei dintorni di Santiago (“Latinum Certamen”). Avevamo anche fatto una puntatina a Santiago per visitare la Basilica, ma c’era una coda a serpentina lunga circa 400 metri fuori dalla chiesa, perché vi era la ricorrenza con la porta santa aperta.  Dovemmo desistere.
    Forza Marianna, siamo tutti con te!
    Buon riposo a Marianna, a tutti gli altri un abbraccio e buona serata.
    Alberto


    domenica 10 aprile 2011

    Eccoci alla terza tappa...

    Ore 15.40 sent by SMS
    Nuovo giorno e nuovi compagni di viaggio. Dopo essermi fatta massaggiare le spalle da una ragazza ungherese, che aveva un unguento a dir poco miracoloso, sono partita alla volta di Foncebadon condividendo il cammino con un signore australiano, poi con un ragazzo tedesco ed infine con un altro signore tedesco. Tanti momenti di cammino in solitudine, ma anche nuove stupende persone e la Cruz de ferro è sempre più vicina

    La tappa
    Astorga [ore 7.30] -> Foncebadòn [ore 15.30]
    Lunghezza : 25 km

    Dall’ orizzonte piatto del páramo ai monti del León. Si esce da Astorga seguendo le indicazioni per Castrillo de Puvares. Si incontra la prima croce in ferro, poi la deviazione per l’eremita Ecce Homo e quindi si procede per Murias de Rechivaldo. Da qui si sale verso Santa Catalina e El Ganso (1130m) e sempre in leggera salita si raggiunge Rabanal del Camino. Dopo 10 km tutti in salita lungo le pendici spoglie del monte Irago si raggiunge Foncebadón