mercoledì 5 settembre 2012

"Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre." Saramago

... e il mio viaggio è ricominciato.

Ma questa volta da un piccolo paesino, Moratinos, che al primo impatto mi è sembrato il set cinematografico di un film di Sergio Leone. Al terzo giorno di sole, vento e solitudine, ho realizzato che è davvero così e non soltanto la caricatura di un luogo incredibile.

L'ostello è molto bello e l'atmosfera accogliente e familiare; questo è ciò che cerchiamo di trasmettere ai pellegrini che si fermano da noi per un po' di ristoro o per trascorrere la notte. 
Siamo ad esattamente metà del cammino (mancano circa 370 km a Santiago) e qui, i meno allenati, cominciano ad avere i primi problemi fisici: vesciche, ginocchia o caviglie doloranti che rallentano il passo e si fanno sentire ogni giorno di più.

Di giorno in giorno viviamo nuove storie e conosciamo personaggi da tutto il mondo che, entrando nel nostro ostello, cercano un pochino di compagnia, di ascolto o semplicemente una birra fresca prima di rimettersi in viaggio ed affrontare altri chilometri di questa lunga meseta. 

Io, invece, sono sempre più affascinata da questo paesaggio, che cambia ad ogni ora del giorno: il mattino tutto è scuro e silenzioso. Anche il vento sempre dormire ancora. Poi, man mano che il sole sale in cielo, anche il vento comincia a soffiare, inizialmente come una leggera brezza, per poi crescere sempre più e diventare una melodia costante di sottofondo al nostro lavoro.

Cercherò di tenervi aggiornati sulla mia esperienza qui, di raccontarvi del mio essere tornata pellegrina... ferma!